mercoledì 16 novembre 2016

ARYN - 18/08 - LISTA 03

NdG: Confermo anche Aryn è sulla sua possente cavalcatura dal manto grigio...Rutilia ^_^

Messer Filth sembrava essere uno di quei vecchi sacerdoti che si dimenticano di mangiare e lavarsi mentre pregano per giorni. Aryn ne aveva conosciuti alcuni, durante l'addestramento, aveva sempre valutato con rispetto una scelta di penitenza e devozione estrema come quella. Con molto rispetto ma anche con un pizzico di diffidenza.
Salutò il chierico con un cenno del capo senza aggiungere altro, quella mattina non era molto in vena di chiacchere stranamente. Partirono con i loro cavalli, giù appena usciti dalla confusione della cittadina il suo umore migliorava, necessitava di un po' di natura e silenzio...era partito per la sua cerca molto tempo addietro ormai non era più abituato alla vita stazionaria e frenetica di una cittadina.
Kreena stava fischiettando quando vide il cavaliere. La cavalcata le
aveva messo allegria. Aveva abbassato il cappuccio e si godeva il sole
sul viso, spensierata.


Il Paladino si voltò per guardare Kreena, era bellissima quella mattina in sella ad Ombra e vedere i raggi di sole posarsi sul suo viso, ed i suoi capelli neri mossi dal vento ebbe un effetto benefico sul suo umore. Restò a guardarla qualche istante, avrebbe voluto fissare quel momento in qualche modo per poterlo vederlo e rivederlo ancora...sembrava davvero felice. Sospirò ed abbassò lo sguardo sulle redini, i pensieri come sempre andarono al passato...Samara, Lynn...in quel tempo era appena stato ordinato Paladino non sapeva nulla del mondo ne dell'amore che ancora oggi gli era precluso. Se fosse stato più forte forse avrebbe potuto proteggere in qualche modo Kreena o almeno risparmiargli un po' di sofferenza con un po' di astuzia...ma non era stato ne forte ne astuto. La Rosa Nera fu distrutta...ma aveva reclamato lo stesso il suo tributo di vite...e dolore.
La tristezza si impadronì ancora di Aryn, avrebbe voluto voltarsi nuovamente verso Kreena ma lei avrebbe notato sicuramente quel gesto, voleva parlarle, dirle...cosa?Avrebbe solo rovinato quel momento magico che aveva impresso nella sua mente poco prima e forse infastidito pure lei. Fece una carezza fra le orecchie di Rutilia che sembrò gradire e si concentrò sulla preghiera cercando quella lucente forza interiore che era il potere concesso dal favore di Halav, benedisse il suo nome per quel dono e continuò a seguire gli altri senza dire una parola.

Mentre più o meno silenziosi avanzavano in fondo alla strada apparve un cavaliere in armatura completa, troppo costosa per un brigante comune...ma la prudenza non è mai troppa ed anche i suoi compagni a quanto pare la pensavano come lui.
L'indecisione non durò poi molto, l'uomo si mosse verso di loro con il suo cavallo e si presentò lasciando poco dubbi sulla sua identità

«Il mio nome è Brom de la Fère, paladino, o forse certuni direbbero ex paladino, di Halav. Fratello Aryn, permettete una parola?»

Aryn restò sorpreso dalla parola "ex paladino"...essere scomunicati dall'ordine non è una cosa che si fa alla leggera ne tanto meno in pochi giorni!

-Fratello Brom certo che potete...-

Ma non finì la frase che Brom riprese a parlare, raccontando tutto...e lasciandolo senza parole.
Ci fu qualche secondo di silenzio in cui Aryn cercava di riordinare le idee...Brom era di rango maggiore del suo seppur avesse incarichi differenti. Non tutti i Paladini venivano indirizzati nel mondo con la spada in mano, molti venivano richiamati per incarichi di "prestigio" alcuni non levavano nemmeno mai la spada ed usavano penna e calamio come armi. Brom probabilmente aveva fatto la sua cerca a suo tempo e per qualche motivo è stato assegnato alla difesa del tempio. Recitò brevemente la prima supplica ad Halav che gli era stata insegnata muovendo in maniera quasi impercettibile le labbra...poi parlò

-Fratello Brom mi addolora sentire queste parole, a maggior ragione perchè le insidie della politica e del potere si stanno insinuando nel nostro amato ordine...e taluni individui perdono di vista il motivo per cui noi siamo Paladini. Come il vostro comandante...il tempio non è luogo adatto a quel genere di intrattenimenti...e lo sapeva...ma sapeva anche che la sua influenza avrebbe potuto sistemare qualsiasi cosa. O quasi.-

Aryn fece una breve pausa, si mosse un po' innervosito e poi riprese

-Tuttavia Fratello Brom devo contestare la scelta di evadere dalla prigione, la tua posizione era nel giusto e non devi temere il giudizio dei nostri superiori o di Halav...non spetta a me, che sono tuo sottoposto, farti questa precisazione ma...-

Sempre più a disagio Aryn cercava le parole più opportune per non sembrare troppo presuntuoso...cosa che non è e non voleva apparire

-Devi avere fiducia nella Luce e nella Verità...questa mattina la missiva con il mio resoconto dettagliato è già in viaggio verso l'alto comando, che sicuramente verrà ad indagare. Come vedi Halav aveva già operato tramite la mia mano per aiutarti a nostra insaputa. Tu dici il vero, fratello, quindi non devi temere il giudizio degli uomini...Halav guiderà le loro azioni e punirà chi ha sbagliato come perdonerà chi si pente e fa ammenda.-

Mi rendo conto che non avete altro che le mie parole a sostegno di quanto vi ho raccontato, ma sono disposto a sottopormi a qualsiasi prova desideriate per provarvi la mia buona fede. In quanto paladino ho solo una via davanti a me per provare di essere nel giusto: compiere una missione attraverso la quale dimostrare di godere ancora del favore del mio dio. Pertanto, se vorrete accettare questa spada in aiuto nella vostra impresa io ve la offrirò senza riserve».

-Fratello Brom, avete ancora accesso al potere di Halav...lui non vi ha abbandonato. Per quanto mi riguarda io ti credo, non ho motivo ne prove per giudicarvi colpevole...tuttavia la strada per me giusta è quella del processo fratello. Io ti avrei aiutato se i tuoi amici mi avessero avvisato, il nostro ordine è diviso in diverse specializzazioni come sai, la mia non è certo quella dell'oratore o di mentore...ho altre ambizioni per servire Halav al meglio.-

Con sguardo triste fece la sua proposta

-Fratello sono di rango inferiore non posso accettare la tua spada, nessuno di noi qui potrebbe farlo in realtà, perchè non conoscono il significato instrinseco che noi Paladini di Halav conferiamo a questo gesto. Sei sconvolto ed amareggiato...ma pensaci bene, la fuga non è la soluzione quando cammini nel sentiero della Verità. Ti scorterò personalmente dal tuo Comandante, chiedere spiegazioni ed un equo processo per poi farti reintegrare in uno degli altri ordini di Halav. Non permetterò che ti trattino come un criminale fino al processo, ne tanto meno che ti vengano tolti i tuoi diritti di Paladino...è un potere che si è arrogato indebitamente e lui lo sa. Scappando hai fatto ciò che voleva...hai conferito più potere alle sue future accuse...perchè ci saranno...anzi con tutta probabilità ha già formalizzato tutto visto che sei scappato. Capisci cosa intendo fratello? E' rischioso ma dobbiamo avere fiducia in Halav, tutto il nostro credo si basa su questo...dopo tutto.-

Aryn aveva la gola secca, era stato un discorso difficile e sofferto...se Brom diceva il vero non doveva temere il giudizio dei nostri superiori e la fuga non ha fatto altro che dare adito a qualsiasi accusa voglia formalizzare il suo comandante...ed in ogni caso infrangere la legge non faceva parte delle caratteristiche dei Paladini di Halav.

-Fratello se non accetterai il mio aiuto lascio a i miei compagni la decisione in merito, per quanto mi riguarda dovrò prendere formalmente le distanze dell'accaduto e fare rapporto, altrimenti io stesso potrei venire accusato di averti fatto evadere e di essere venuto meno ai miei voti. Non ne sono felice ma so che capisci...dopo tutto attualmente...sei un ricercato ed io non posso diventare un tuo complice.-

Era un dannato casino...e tutto perchè qualcuno non sapeva curarsi glii affari del basso ventre fuori dal tempio.

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