Scarlett sorrise con un sospiro quando sia Brom che Filth le
dissero che sì, avevano sentito parlare dei Cantori, ma per loro si
trattava semplicemente di un bel mito, creato su misura per dare una
speranza al popolo. "Invece secondo me esistono." affermò mentre Faran
tampinava la cavalla della ragazza, costringendo Scarlett a tenere
saldamente la giumenta. "Bellezza, un po' di contegno..." ridacchiò
spostandola un poco, prima di riprendere il discorso. "Quella pergamena
del Conte aveva un sigillo magico, e non un incantesimo di poco conto,
ma qualcosa fatto per non permetterne la lettura probabilmente a persone
con intenti malvagi. E non trovo il motivo di proteggere a quel modo
una lettera se non per non farla cadere in mani sbagliate..." scrollò un
poco le spalle, "Ma in ogni caso se esistono e agiscono per il bene,
direi che non dovremmo preoccuparcene... almeno finché non dimostrino di
essere un problema."
La maga poi spostò lo sguardo su Aryn,
che le aveva chiesto come aveva fatto a far parlare
Issus. "Semplicemente ho smesso di trattarlo come un bambino come
facevano i monaci... Non l'ho costretto a dirmi nulla, tutto quello che
vi ho riportato me lo ha detto di sua spontanea volontà...e gli è
costato un'intera notte di dolore e convulsioni. Non è matto e nemmeno
un pazzo fuori controllo, semplicemente Raxxla e i suoi scagnozzi lo
hanno torturato all'inverosimile sia fisicamente che psicologicamente,
ripensare a Mayraberd e a tutto quello che ha vissuto all'interno gli
causa crisi molto dolorose, ma a quanto pare stargli vicino e dargli
sostegno lo aiuta ad uscirne, mentre lasciarlo sguazzare nei ricordi
semplicemente assecondando le crisi e accettandole non lo aiutava
nemmeno un po'." cercò di spiegare, sebbene si rendesse conto che non
era un argomento facile da far comprendere dato che Aryn aveva visto
Issus solo chiuso nella sua cella. E in un momento in cui non era
propriamente collaborativo e ben disposto. "Bhe, alcune di quelle
creature le ha affrontate...per quanto abile non ha schivato l'incontro
con tutti." rise piano al racconto del brodo di gelatina di Zia
Agnese. "No, speriamo non sia il brodo di tua zia che chiama
vendetta... in ogni caso il cubo di gelatina mi ha detto che lo ha visto
da una scala, guardando al piano di sotto lo ha visto spostarsi nel
corridoio... ed è stato ben felice di non esserselo trovato davanti...
anche se poi ha conosciuto molto bene i peggiori degli inquilini di
Mayraberd..." sospirò stringendo le redini per qualche istante con
forza. Aveva visto l'effetto di quelle torture, Issus gliele aveva anche
raccontate, e poteva quasi ancora sentire i muscoli dell'uomo che si
contraevano con violenza, mentre le guardava chiedendole aiuto con lo
sguardo.
"Personalmente credo ad ogni singola parola che mi
ha detto... ma capisco che, per sicurezza, tu preferisca non prendere
tutto per oro colato, il che non è certamente un male o una pecca."
sorrise, quindi tornò a dedicare la sua attenzione alla strada.
Non
passò molto tempo che dal bosco volarono nella direzione un paio di
dardi, seguiti da un dardo incantato che si infranse sull'armatura di
Aryn. "E ti pareva se non toccavano a noi le rotture di scatole..."
borbottò Scarlett saltando prontamente a terra non appena il paladino
disse di levarsi dalla strada. Boo si infilò nella sua sacca mentre la
maga raggiungeva gli alberi per non rimanere allo scoperto. Cercò di
seguire Aryn con lo sguardo fino a dove riuscì, buttando anche d'occhio i
compagni, pronta a spostarsi con loro se avessero deciso di muoversi.
Poi tutta la sua attenzione si concentrò sull'ambiente circostante,
pronta a captare movimenti o suoni. Una mano le corse all'elsa del
pugnale, mentre iniziava a focalizzare la magia che le scorreva in
corpo, pronta a richiamarla e plasmarla appena fosse stato necessario.
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