mercoledì 30 novembre 2016

SCARLETT - 18/08 - LISTA 03

Scarlett sorrise con un sospiro quando sia Brom che Filth le dissero che sì, avevano sentito parlare dei Cantori, ma per loro si trattava semplicemente di un bel mito, creato su misura per dare una speranza al popolo. "Invece secondo me esistono." affermò mentre Faran tampinava la cavalla della ragazza, costringendo Scarlett a tenere saldamente la giumenta. "Bellezza, un po' di contegno..." ridacchiò spostandola un poco, prima di riprendere il discorso. "Quella pergamena del Conte aveva un sigillo magico, e non un incantesimo di poco conto, ma qualcosa fatto per non permetterne la lettura probabilmente a persone con intenti malvagi. E non trovo il motivo di proteggere a quel modo una lettera se non per non farla cadere in mani sbagliate..." scrollò un poco le spalle, "Ma in ogni caso se esistono e agiscono per il bene, direi che non dovremmo preoccuparcene... almeno finché non dimostrino di essere un problema."
La maga poi spostò lo sguardo su Aryn, che le aveva chiesto come aveva fatto a far parlare Issus. "Semplicemente ho smesso di trattarlo come un bambino come facevano i monaci... Non l'ho costretto a dirmi nulla, tutto quello che vi ho riportato me lo ha detto di sua spontanea volontà...e gli è costato un'intera notte di dolore e convulsioni. Non è matto e nemmeno un pazzo fuori controllo, semplicemente Raxxla e i suoi scagnozzi lo hanno torturato all'inverosimile sia fisicamente che psicologicamente, ripensare a Mayraberd e a tutto quello che ha vissuto all'interno gli causa crisi molto dolorose, ma a quanto pare stargli vicino e dargli sostegno lo aiuta ad uscirne, mentre lasciarlo sguazzare nei ricordi semplicemente assecondando le crisi e accettandole non lo aiutava nemmeno un po'." cercò di spiegare, sebbene si rendesse conto che non era un argomento facile da far comprendere dato che Aryn aveva visto Issus solo chiuso nella sua cella. E in un momento in cui non era propriamente collaborativo e ben disposto. "Bhe, alcune di quelle creature le ha affrontate...per quanto abile non ha schivato l'incontro con tutti." rise piano al racconto del brodo di gelatina di Zia Agnese. "No, speriamo non sia il brodo di tua zia che chiama vendetta... in ogni caso il cubo di gelatina mi ha detto che lo ha visto da una scala, guardando al piano di sotto lo ha visto spostarsi nel corridoio... ed è stato ben felice di non esserselo trovato davanti... anche se poi ha conosciuto molto bene i peggiori degli inquilini di Mayraberd..." sospirò stringendo le redini per qualche istante con forza. Aveva visto l'effetto di quelle torture, Issus gliele aveva anche raccontate, e poteva quasi ancora sentire i muscoli dell'uomo che si contraevano con violenza, mentre le guardava chiedendole aiuto con lo sguardo.  
"Personalmente credo ad ogni singola parola che mi ha detto... ma capisco che, per sicurezza, tu preferisca non prendere tutto per oro colato, il che non è certamente un male o una pecca." sorrise, quindi tornò a dedicare la sua attenzione alla strada.

Non passò molto tempo che dal bosco volarono nella direzione un paio di dardi, seguiti da un dardo incantato che si infranse sull'armatura di Aryn. "E ti pareva se non toccavano a noi le rotture di scatole..." borbottò Scarlett saltando prontamente a terra non appena il paladino disse di levarsi dalla strada. Boo si infilò nella sua sacca mentre la maga raggiungeva gli alberi per non rimanere allo scoperto. Cercò di seguire Aryn con lo sguardo fino a dove riuscì, buttando anche d'occhio i compagni, pronta a spostarsi con loro se avessero deciso di muoversi. Poi tutta la sua attenzione si concentrò sull'ambiente circostante, pronta a captare movimenti o suoni. Una mano le corse all'elsa del pugnale, mentre iniziava a focalizzare la magia che le scorreva in corpo, pronta a richiamarla e plasmarla appena fosse stato necessario.

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