mercoledì 23 novembre 2016

DUNGEON MASTER - 18/08 - LISTA 03

Era l'alba nel porticciolo dei pescatori sul fiume Altosbocco.

Una sagoma scura, muovendosi silenziosamente da una macchia d'ombra all'altra, si accostò ad una delle barche da pesca ormeggiate, scavalcò agilmente il bordo ed andò a nascondersi sotto una cerata in mezzo all'attrezzatura. Una mezz'ora dopo un uomo dalla taglia massiccia, quasi un gigante, si accostò con calma alla stessa barca, salì a bordo, depositò sul fondo la grossa borsa che portava con sé, poi allentò la cima d'ormeggio, prese un remo e spinse la barca verso il centro del fiume. Non appena l'imbarcazione fu libera, prese il secondo remo e si mise a remare senza fretta contro la placida corrente.

Pian piano l'imbarcazione risalì il fiume, passando davanti alle guardie al Forte del Fiume. «Olà, Pethar!», gridò qualcuno. «Finalmente ti si rivede! Quant'era che non uscivi a pesca? Tre giorni? Quattro?». L'omone smise di remare e per tutta risposta levò la mano mostrando quattro dita alzate.

«Che prenderai oggi? Niente in tutto?», aggiunse la voce in tono beffardo. Pethar allargò le braccia a mostrare una lunghezza ben superiore ad un metro. «Bum!», ribatté la voce con una risata. «Voi pescatori... Scommetto una birra quando smonto dal servizio che non prenderai nemmeno un pesciolino, invece». Pethar fece un largo sorriso, annuì e riprese a remare.

Più tardi, un buon tratto a monte lungo il fiume, l'omone fece accostare la barca alla riva e l'uomo nascosto balzò agilmente fuori, poi l'uomo sulla barca gli passò la grossa borsa.

«Grazie del passaggio, Pethar», disse. «Ci vediamo al mio ritorno... se mai tornerò. Tu prenditi cura di tua madre e, soprattutto, non dirle che potrei anche non tornare mai più. Nel caso fra un anno non mi fossi fatto ancora vivo, nell'armadio in camera mia troverai una grossa busta con tutte le istruzioni del caso: ho già pensato a tutto e puoi star certo che tu ed Agathe non resterete mai sul lastrico. Se potrò, vedrò di farti avere notizie, ma non contarci troppo. Addio, o, meglio, a rivederci!». Ciò detto, l'uomo strinse l'enorme mano dell'altro e poi sparì nella vegetazione che costeggiava la riva.



Un'ora dopo l'uomo giunse ad una fattoria, sempre trascinandosi dietro la sua grossa borsa. Un contadino gli venne incontro, i due confabularono brevemente e poi il contadino condusse l'altro in un vicino edificio. Di lì a poco l'uomo, ora completamente armato ed attrezzato, ne tornò fuori in sella ad un magnifico stallone nero; rivolgendo un cenno di saluto all'agricoltore scosse le redini ed avviò l'animale lungo una stradina sterrata che puntava verso nord.

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