[flashback]
Filth ascoltò con attenzione le parole di Haza. «No, amico mio, il nome
Varg non mi dice nulla. Tuttavia quanto mi dici, fratello nella
sofferenza, non mi coglie di sorpresa: tutti noi siamo pedine nel vasto
gioco degli dei, un gioco che noi, che siamo solo polvere, non possiamo
nemmeno tentare di intuire. Questo fa sì che non di rado anche coloro
che vorrebbero agire al fine di un comune obiettivo si trovino a farlo
seguendo cammini differenti, paralleli o addirittura intersecantisi fra
loro. Ecco, questo è proprio uno di quei casi, amico mio: gente potente
ha scelto di affidare incarichi simili a persone differenti, talvolta
anche compiendo scelte opinabili, ed il risultato è che, anziché
scegliere di fare fronte comune, certuni possano vedere altri come
concorrenti, o perfino come ostacoli da eliminare. Tutto questo, ahimè,
discende dal fatto che non abbiamo da seguire la volontà di un unico
dio: ciascuno segue il suo e, da quegli esseri imperfetti che siamo,
finiamo... a dirla tutta... per fare un gran casino».
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