lunedì 14 novembre 2016

HAZA - 18/08 - LISTA 03

Così, si era infine alla partenza.
Fu tutto frenetico, o almeno così parve al nano, nonostante non lo fosse affatto. A dargli qeull'impressione fu il confronto con il tempo che avevano atteso in quel luogo, con quello avuto per prepararsi e con l'inedia della lunga attesa di Scarlett, nonchè la cura e l'abbondanza con cui tutti si dedicarono alla colazione.

Si diressero compatti verso le porte cittadine, un gruppo piuttosto numeroso, completamente bardato per la guerra e carico di centinaia di carabattole tintinnanti, tambureggianti, stridenti, all'interno dei propri zaini. Una sarabanda che avrebbe di certo svegliato mezza città.

Di sicuro, aveva svegliato Hettar, avvisandolo del loro arrivo. Per sè, Haza prese un pony anonimo, dal manto beige uniforme. Era solo un mezzo per sportarsi e persino per breve tempo, non si curò quindi nemmeno di chiederne il nome. Quanto a valutarne le capacità, non ne era in grado, ma si fidò del fatto che il Conte non si dotasse di ronzini bolsi, piuttosto di quadrupedi pregiati.

Anche Messer Filth, il chierico itinerante che sarebbe stata la loro guida, era lì ad attenderli, sebbene sembrasse tutt'altro che disturbato dal chiasso che il gruppo aveva portato. Haza gli fece un cenno di saluto, certo che quello l'avrebbe riconosciuto come il nano che l'aveva importunato con racconti improbabili di pedinamenti. Lasciò stare, sulle prime, ma dopo, in viaggio, gli avrebbe cavalcato di fianco, per aggiornarlo. D'altra parte, ad Haza l'odore di Filth non dava affatto fastidio. Non era che il sano odore di chi lavora indefesso, senza curarsi d'altro, e senza perdere tempo a lavarsi perchè non possiede cambio d'abito o sapone. Una condizione di cui non fare colpa a nessuno, che fosse una scelta o una condizione legata alla povertà.

Si incamminarono.
Lungo la strada il pony del nano e l'asino del pellegrino si affiancarono, come Haza aveva manovrato la propria cavalcatura con questo evidente scopo.
"Messer Filth, chiedeva perchè avessimo tardato a partire. Ci sono stati interrogatori e... indagini... che hanno richiesto del tempo, direttamente in città. Tra l'altro, ricorda che le disse fosse pedinato? Bene, abbiamo scoperto da chi. Sembra che siano state assunte per la nostra stessa missione anche altri gruppi di avventurieri, ed almeno uno di questi gruppi ha dei metodi... poco ortodossi... si direbbe. Hanno mandato il loro halfling a spiarla, perchè non saprei nemmeno immaginarlo, ed il giorno dopo hanno cercato la rissa con noi. Il loro capo è un bestione, un tale di nome Varg."
Haza scelse di omettere che sapevano di una possibile imboscata ai loro danni lungo la strada, e restò in attesa di una reazione del chierico a quelle parole. Sarebbe rimasto indifferente come quella sera?

... fast forward ...

Nonostante la conversazione fosse spenta da tempo, Haza continuava a cavalcare a breve distanza dal pellegrino. Stare lì o altrove non cambiava molto, non era lui a dover fare strada, e d'altra parte il pony e l'asino non erano certo in grado di consentire loro di fare da apripista, da esploratori, piuttosto da retroguardia.

La strada era tranquilla, quasi noiosa. D'altra parte, non era la prima volta che Haza attraversava quelle contrade, per spostarsi da una città all'altra. L'unica cosa che mantenesse vigile l'attenzione del nano era la possibilità che l'ipotesi dell'imboscata da parte dei loro concorrenti si concretizzasse. Fu con sorpresa che vide un cavaliere del tutto inatteso sbarrargli la strada.
Fare il diplomatico non era compito suo.
Scese dal pony, continuando a tenerlo per la cavezza, senza impugnare armi nè lo scudo, ma all'erta. Concentrato più sui dintorni, in cerca di quel che era forse nascosto intorno a loro, piuttosto che sull'uomo che gli si mostrava al centro della strada.


NDG:
Attende senza fare mosse ostili, se non quella appunto di scendere dal pony per combattere eventualmente a piedi.

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