mercoledì 22 febbraio 2017

DUNGEON MASTER - 23/08 - LISTA 03

«Mmmh... no, non mi convince nessuna delle due ipotesi», replicò Brom dopo una breve riflessione. «Per la prima, perché Raxxla avrebbe dovuto inviare un mutaforma per assassinare proprio me? Io, al posto suo, avrei puntato sull'uccidere o Issus, oppure Filth, ma non me: il primo, perché conosce l'interno della fortezza, cosa che Raxxla sa bene, ed il secondo, ammesso che Raxxla stesso ne sospetti l'esistenza, perché è quello che conosce il quadro complessivo della situazione. Ma io? Io sono solo un omone bravo a sventolare una spada: morto io, a Karameikos ce ne potrebbero essere altri mille disponibili per rimpiazzarmi. Quindi, supponendo che io non fossi stato scelto a caso come bersaglio, il motivo per aggredirmi dovrebbe essere un altro. Ma quale?».

«Ed infatti è così», intervenne Issus, «o, almeno, probabilmente è così. Non che mi piaccia parlarne, ma a questo punto... Il fatto è che, non appena uscito dal monastero, una persona che credevo essere di fiducia andò a spifferare ad un certo tizio che io ero tornato in circolazione e questo tizio pensò bene di contattarmi subito per offrirmi un incarico: uccidere un paladino che, a quanto pareva, stava sulle croste a qualcuno per via di qualcosa di cui era venuto a conoscenza. Io rifiutai, ovviamente, al che quel tizio mi disse che era tanto peggio per me, perché quel fruttuoso incarico l'avrebbe passato ad un'altra persona. Quindi non mi sorprende che qualcuno abbia tentato questo agguato. Mi sorprende invece che questa persona possa aver fatto un tentativo così goffo: credevo che fosse di classe molto superiore, per la verità. E poi naturalmente mi sorprende il fatto che fosse un... come l'avete chiamato? Un mutaforma?... anche se questo effettivamente mi spiegherebbe certe cose».

Brom scoccò un'occhiata poco affettuosa all'indirizzo di Issus: «Avreste potuto anche parlarmene, Issus», osservò.

«Mi dispiace, ma al momento non diedi granché peso a quella faccenda», si scusò Issus, «altrimenti ne avrei parlato senz'altro. Purtroppo mi trovavo in un periodo nel quale... beh, preferirei non rivangare, se possibile...». Pur essendo abitualmente così controllato, il gesto di Issus, che distese la mano per prendere Scarlett e tirarsela accanto come fosse un'ancora di salvezza, colpì tutti per la spontaneità quasi fanciullesca.

Il paladino anziano distolse l'attenzione dallo spadaccino e tornò a rivolgersi a Ghino. «No, non mi accorsi di niente», ammise. «Stavo strigliando Faran ed intanto gli parlavo... sì, lo faccio sempre», disse quasi vergognandosi di quella sua debolezza. «In molti sensi, è l'unico vero amico che ho e mi è di grande conforto rivolgermi a lui come fosse una persona: gli parlo, lo accarezzo, lo accudisco, ed in quei momenti mi dedico completamente a lui. Quindi a maggior ragione oggi, sapendo che dovrò distaccarmi da lui per chissà quanto tempo. Tuttavia mi parrebbe strano che un uomo potesse colpirsi sulla testa da solo così violentemente, come avrebbe dovuto certamente fare quell'ipotetico mutaforma per calarsi nella parte di quel malcapitato».

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