giovedì 16 febbraio 2017

VIXIAR - 23/08 - LISTA 03

-Per il Sacro Halav!-

Esclamò Aryn e si mosse velocemente per soccorrere lo sconosciuto

Completamente Immerso nei suoi pensieri e distratto era passato all'oblio con rapidità, come scivolato in un sonno ostile e improvviso, cadde con un tonfo nella paglia sporca di sterco del suo ronzino, fortunatamente secco, crollando portò con se il bastone che era appoggiato alla parete di legno, ora giaceva accanto a lui, spiccando insolito in quel luogo, chiunque lo noterebbe anche senza cercarlo con lo sguardo. Un gran dolore lo riportò alla realtà, la testa sembrava sul punto di esplodere in mille pezzi, del sangue impregnava i capelli vicino all'occhio sinistro dove un gonfiore a ridosso della tempia lo rendeva semichiuso anche quando tentava di spalancarlo, strinse i denti e rantolò per il dolore causato dallo sforzo di tornare alla realtà e muoversi, con la vista offuscata vide l'oscuro figuro farglisi incontro, non metteva a fuoco ancora bene ma notò una luce svettare nel petto di questo misterioso sconosciuto, confuso e incapace quasi di ragionare si limitò ad alzare una mano tremante in un gesto difensivo.

"N-no... i-indietro..." farfugliò con voce appena udibile

Era palese dalla sua espressione sofferente che il dolore che provava era tanto, lo sforzo di sollevare il capo lo aumentava, non sembrava in grado di potersi difendere. Non riuscì ancora a riprendere il filo dei pensieri, completamente disorientato.

[NdG]:

Ciao a tutti :D

Descrizione di Vixiar:
Vixiar è un uomo sulla trentina dall'aria trasandata, come un viandante senza meta che non si fermi mai abbastanza da avere il tempo di vedersi riflettere in una qualsiasi pozza d'acqua, barba sfatta macchiata d'argento, moro di crine che ne adorna il viso duro e distaccato,  gli occhi, anch'essi scuri, celano molte cose, ad ogni occhiata in tralce sembra sul punto di rivelare qualcosa, ma ogni volta che si è vicini a capire di che si tratta si girano di scatto, come quelli di una bestia braccata e si fanno freddi come l'inverno più pungente. Un cappello a tesa larga adorna questo sventurato essere, abiti di nessun valore lo fasciano: un logoro gilet di pelle adorno di spalline unite da striscie di cuoio, un bastone rinforzato minuziosamente rifinito che spicca sulla sua figura, vi sono disegni di fiamme che danzano in bassorilievo sul legno. Che viaggi o che sia in città non cambia d'abito, badando davvero molto poco al suo aspetto.

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