[Kreena]
Lo lasciò finire di parlare
prima di rivolgergli un cenno di benvenuto guardandolo negli occhi e
accompagnandolo con il sorriso che quasi sempre aveva in viso. "Molto
piacere Vixiar Phoenix, io sono Scarlett Crownster." lo salutò
cordialmente. "Personalmente non conosco questa Tionisla, ma anche noi
siamo diretti da lei." gli sorrise nuovamente, una luce di curiosità le
si era accesa nello sguardo. "Posso chiederti perchè sei interessato a
questo posto? bhe...forse la mia è una domanda stupida, sei uno studioso
immagino..."
Ascoltò con attenzione ciò
che Scarlett aveva da dire abbozzando un sorriso cortese che veniva
tradito dall'intensità inquisitoria dello sguardo che andava a
incrociare quello della maga socchiudendosi appena come per mantenere
maggiore concentrazione.
"Il piacere è mio Scarlett
Crownster..." il tono era leggermente più basso di quello usato in
precedenza ma le parole risultavano ben scandite, in special modo il
nome, ripetuto lentamente, per meglio ricordarlo e con rispetto.
[Kreena]
Poi
di colpo Scarlett si rese conto che il nuovo arrivato era ancora in
piedi con probabilmente il peggior mal di testa degli ultimi dieci anni.
"Oh, ma perchè non ti siedi con noi e prendi qualcosa da mangiare e
bere? Così magari ti sentirai un po' meglio." gli propose indicandogli
una sedia vuota.
Al gesto, Vixiar
replicò distogliendo lo sguardo che tornò ad essere affabile come il
lieve sorriso che incorniciava il suo volto, da una tasca sotto il gilet
di cuoio estrasse alcune monete d'argento e le mise sul tavolo.
"Non
sono abituato a non ricambiare l'ospitalità, d'altronde un viaggiatore
maleducato non viaggia a lungo..." il sorriso si accentuò a beneficio
degli astanti, i modi potevano sembrare studiati ma per lui erano
assolutamente spontanei, la pratica aiuta.
Concluse sedendosi
su uno sgabello, qualche smorfia sul volto tradiva ancora il suo dolore,
si aiutò con il bastone che passò alla mano sinistra le cui dita
sottili lo cinsero con la leggerezza della zampe di un ragno.
Era sul punto di replicare a Scarlett quando quella che sembrava la più giovane si presentò.
[Kreena]
"E io sono Kreena l'Ammazzadraghi, Signora dell'Ombra e Madre della Tenebra"
Si alzo' con agile balzo e gli strinse la mano, ammiccando.
"Detto tra noi" - aggiunse in un sussurro complice - "Mia figlia si
chiama Samara, ma Tenebra suona piu' appropriato per una demone..."
Dapprima
rimase con la bocca socchiusa dopo averla ascoltata, la sua maschera di
cortesia venne venata da una sincera perplessità, lasciò che ella
stringesse la sua mano, replicò stringendo a sua volta con ritardo, una
stretta lieve, fugace quasi, dovuta. Non replicò con la solita
cordialità costruita che aveva usato con tutti gli altri, sentì la botta
pulsare, lo sconcerto aleggiava sul suo volto, ritrasse la mano e
cacciò letteralmente lo sguardo in quello di lei, la bocca si richiuse,
le mascelle serrate rivelarono un po' di tensione, qualcosa stava
sfuggendo dalle sue deduzioni.
Girò lo sguardo sul simbolo di
Aryn, poi su quello di Brom, due paladini di Halav, la giovane aveva
semplicemente fatto una pessima battuta, ne era convinto.
"Demone?"
Chiese inarcando il sopracciglio sano palesando sarcasmo. "Deve essere
una vera peste per essersi meritata questo appellativo..." Lasciò la
frase a metà, abbozzò un sorriso, infine aggiunse "Piacere di conoscerti
Kreena l'Ammazzadraghi, Signora dell'Ombra e Madre della Tenebra"
questa volta non si sentiva il rispetto, trapelava un velo di scherno,
voleva forse dare ad intendere che aveva colto ma non gradito lo
scherzo.
Fronteggiò nuovamente Scarlett, più serio e meno artificioso, diretto.
"Ho
letto di Kan Thor in una pergamena antica, purtroppo non la posseggo
più..." breve pausa in cui strinse l'occhio vicino alla ferita "...ho
fatto delle ricerche, sono venuto a conoscenza che una maga di nome
Tionisla possiede la chiave per accedere a questo luogo di antico sapere
e potere" rimarcò le ultime due parole con enfasi.
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