Morgon seguì i compagni e si tenne un poco in
disparte. Era una cosa che gli piaceva fare. Osservava. Gli venne in
mente di aver letto, in alcuni dei tanti libri che gli erano passati tra
le mani di creature capaci di mutare di aspetto per sembrare in tutto e
per tutto a qualcun'altro.
Fu così che pensando ad alta voce disse "...e
se fosse una di quelle creature che mutano d'aspetto... potrebbero aver
coppiato l'aspetto di Issus durante la sua prigionia... ".Capelli neri come la notte, una volta raccolti in una lunga coda con un nastro colorato, oggi corti ed un poco arruffati. Occhi scuro come il cielo notturno. Il volto è sporcato da una sottile barbetta. Fisico asciutto e longilineo. Tende sempre ad indossare abiti lunghi per coprire i tatuaggi che porta sul corpo (per lo più rune elfiche). Il suo passo leggero rivela la sua discendenza elfica, ma il suo aspetto non nasconde la sua parte di sangue umana. Appesa alla cintura, quasi sempre nascosta dal mantello, c'è la sua spada corta. Appesa alla cintura, dalla parte opposta alla spada, fa bella mostra di se un flauto intagliato in legno, con disegni elfici sulla sua superficie.
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