Scarlett guardava negli occhi Vixiar mentre le parlava, un leggero
sorriso le incurvava le labbra dandole un'aria incuriosita ma per nulla
inquisitoria, a differenza di come la stava osservando il ragazzo.
Sembrava quasi la stesse esaminando, ma del resto erano due sconosciuti,
quindi non poteva più di tanto biasimarlo, se poi era uno studioso come
ormai ne era certa bhe, era sicuramente un atteggiamento normale della
categoria a cui appartenevano entrambi, dato che anche lei, a suo modo,
lo stava soppesando...certo era che la ragazza sembrava assolutamente
rilassata e per nulla intimorita.
Gli sorrise quando si
accomodò al suo invito e ascoltò la sua spiegazione riguardo Kan-Thor.
"Capisco, deduco quindi che tu sia interessato a trovare quel luogo per
ampliare le tue conoscenze, e trovare Tionisla è il primo passo... da
quel poco che so è una maga molto dotata, quindi certamente anche solo
avere l'opportunità di confrontarsi con lei sarebbe molto
interessante."
Poi l'attenzione di Scarlett fu catturata
da Kreena che raggiungeva Aryn. Quando l'aveva sentita definirsi madre
di una demone, la maga aveva aggrottato lievemente la fronte: non sapeva
quanto prendere sul serio le sue parole, ma nonostante l'espressione
vagamente scherzosa che aveva assunto, qualcosa le diceva che un fondo
di verità doveva esserci in quella storia...decise di non darle peso in
quel momento, anche perchè nell'ipotesi che fosse stata la verità a lei
cosa sarebbe cambiato? Nulla, non le importava se Kreena aveva partorito
un demone, non l'avrebbe giudicata per quello, contando anche che il
suddetto demone a quanto pareva non era più presente. Magari un giorno
avrebbe chiesto a Kreena...più per curiosità che altro.
Il
sorriso di Scarlett si allargò vedendo la ragazza giocare con Aryn e il
paladino arrossire sotto quelle attenzioni:sicuramente avrebbe fatto
decisamente bene all'umore nero di Aryn di quei giorni!
Una
mano della maga cercò istintivamente Issus al suo fianco, gli strinse
delicatamente la gamba con un sorriso, poi lo sguardo le cadde
nuovamente sul coboldo che, nonostante una vaga parvenza di impegno,
stava ancora lottando con la sua fetta di arrosto.
Scarlett
sospirò, allungò una mano e fece segno ad Ahrar di ruotare la strumento.
"Ahrar, devi girarla, così non riuscirai ad infilzare proprio niente
altrimenti..." gli disse in draconico, ripetendo poi in comune con
alcuni gesti ad accompagnare le parole per fargli capire il significato.
"Già...non sarà per nulla facile insegnargli qualcosa..." commentò con un mezzo sorriso e riprendendo la sua colazione.
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