Scarlett, a pochi passi da Issus e già mezza voltata verso l'uscita
per tornare in locanda, si bloccò ad ascoltare le ulteriori ipotesi dei
compagni. Si trovò a sospirare mentre rifletteva che alla fin fine
avrebbero potuto continuare a snocciolare idee e magari avrebbero
trovato anche quella che corrispondeva alla verità, o magari no, ma alla
fin fine la cosa che più certamente contava era essere coscienti che
avevano qualcuno alle calcagna che voleva fare la pelle a Brom, o forse
anche a tutti loro, e quindi prendere delle contromisure adeguate, dal
saper riconoscere un eventuale mutaforma, al banale non rimanere da
soli.
A quel punto intervenne Issus spiegando che
effettivamente poteva trattarsi di un sicario ingaggiato apposta per far
fuori il paladino che, per quel poco che sapeva, doveva aver pestato i
piedi a qualcuno di più in alto di lui... Bhe, quella sicuramente era
una spiegazione molto sensata.
Scarlett stava per voltarsi e
raggiungere Issus, di cui aveva percepito la tensione nella voce mentre
si scusava con Brom per non aver detto prima di quel possibile sicario
al suo seguito, quando si sentì afferrare e tirare leggermente. Sorrise
automaticamente, riconoscendo il tocco di Issus che la trascinava al suo
fianco e, quando gli fu accanto, gli passò un braccio dietro la schiena
appoggiandosi a lui. La ragazza guardò Haza che si feriva e, con un
sospiro vagamente rassegnato, coprì la mano di Issus tra le sue. "E io
che mi credevo testarda..." mormorò con un vago sorriso che si trasformò
in una lieve risata mentre si voltava per guardare Kayne. "Bhe, se ci
troveremo ad avere a che fare con un padre armato di mannaia, speriamo
almeno ne sia valsa la pena..." scherzò annuendo poi in direzione di
Sorcius. "Sì, sono d'accordo, teniamo gli occhi aperti, prestiamo le
dovute attenzioni, ma senza diventare paranoici...ne avremo già di
problemi andando da Raxxla senza doverci mettere anche l'ansia."
Quindi
con un sorriso Scarlett tornò a guardare Issus e fece un cenno in
direzione della locanda. "Bene, direi che possiamo tornare al tavolo a
finire la nostra colazione, e a conoscere questo signore che sicuramente
si riprenderà più velocemente sedendosi tranquillo su una sedia..."
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