[Aryn] -Quindi, "Mavaff", rispondi alle domande ed io farò il
possibile per te. Non farlo ed io mi limiterò a fare quanto è richiesto
dal mio ordine, niente di più. Pensaci bene, non te lo chiederò di nuovo.-
«Ehi, geniaccio, ma davvero credi che m'importi così tanto della vita?», ribatté sprezzante l'halfling mordendosi le labbra per soffocare il dolore del trattamento che Haza gli stava riservando. «E anche tu, nano mai lavato che crede di cavarmi qualcosa con la tortura, cosa credi di ottenere? Se premi appena un altro po' ti schiatto sotto al naso... E tu, nobile spirito dagli alti preconcetti, anche ammesso che mi fidi della tua parola... e poi? Ben che vada finirei comunque a meditare in una cella per un bel po', e dopo ancora? Di nuovo per la strada, a rubacchiare monete di rame in qualche cascina, a bere birra stantia in qualche tavernaccia con un troione di cento chili sulle ginocchia, senza neanche un coboldo per amico? Fa' una bella cosa, dai: sgozzami ora, così la facciamo finita. Come dice il tuo tanfitico amico qui accanto, a volte la morte è un sollievo». Tutto questo l'halfling lo disse con palese sofferenza, fra colpi di tosse e schizzi di sangue dalla bocca.
«Ehi, geniaccio, ma davvero credi che m'importi così tanto della vita?», ribatté sprezzante l'halfling mordendosi le labbra per soffocare il dolore del trattamento che Haza gli stava riservando. «E anche tu, nano mai lavato che crede di cavarmi qualcosa con la tortura, cosa credi di ottenere? Se premi appena un altro po' ti schiatto sotto al naso... E tu, nobile spirito dagli alti preconcetti, anche ammesso che mi fidi della tua parola... e poi? Ben che vada finirei comunque a meditare in una cella per un bel po', e dopo ancora? Di nuovo per la strada, a rubacchiare monete di rame in qualche cascina, a bere birra stantia in qualche tavernaccia con un troione di cento chili sulle ginocchia, senza neanche un coboldo per amico? Fa' una bella cosa, dai: sgozzami ora, così la facciamo finita. Come dice il tuo tanfitico amico qui accanto, a volte la morte è un sollievo». Tutto questo l'halfling lo disse con palese sofferenza, fra colpi di tosse e schizzi di sangue dalla bocca.
Con mossa sprezzante l'halfling moribondo distolse lo sguardo dal paladino; così facendo, tuttavia, Ghino entrò nel suo campo visivo, al che egli sussultò, arrossì di colpo, strinse le labbra ed infine scrollando debolmente la testa abbassò lo sguardo.
«Oh, merda... che vergogna...», riuscì a mormorare prima di perdere i sensi.
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