sabato 30 settembre 2017

ELWING - 25/08 - LISTA 03

Era rimasta lì, immobile, la schiena contro la nuda roccia del costone della vallata, le braccia incrociate sotto il seno, lasciando agli orecchi il compito di ascoltare tutti i discorsi che potevano intrecciarsi attorno a sé. Per fortuna il tempo, pur se nuvoloso e minaccioso, sembrava reggere, almeno per il momento, ma di certo non sapeva ancora per quanto sarebbe stato così e per questo motivo il suo sguardo si pose, ad intervalli regolari, ad osservare il cielo: non poteva fermare la pioggia, ma almeno poteva prendere le dovute precauzioni ed avvisare gli altri in tempo. Quando Ghino tornò dall'esplorazione, dalle labbra emerse un sottile sospiro di sollievo, per lo più rivolto a se stessa, che si infranse tra le pieghe del cappuccio calato sul capo.

>[Ghino] "Ragazzi, dietro quella curva la strada arriva contro una lunga palizzata. C'è un tratto di foresta dove mi sono potuto avvicinare senza essere visto nascondendomi dietro agli alberi, ma poi c'è  un lungo tratto dove li hanno tagliati e che risulta completamente scoperto.
Non ho visto strade alternative, tranne un sentiero sulla sinistra che si intravedeva, ma non ho capito dove porti....
Prima del sentiero c'è una scarpata che sembra difficile da salire.
Voi avete capito se ci sono alternative o se si può aggirare l'accampamento dei coboldi?"

Volse il capo verso l'halfling, leggermente, poi le labbra si schiusero a donare spiegazione esauriente.

"Purtroppo, non abbiamo alternative a questo sentiero. A quanto ci ha detto Filth - uno sguardo rapido al vegliardo- la nostra meta è nel fondovalle e per raggiungerla, aggirando lo sbarramento coboldo, dovremmo ritornare all'inizio della valle e risalire una valle parallela, solo che poi dovremmo valicare il crinale e discendere lungo un cammino lungo, ripido e pericoloso. Quindi la cosa sarebbe da escludere. - piccola pausa - Più avanti, invece, c'è un'antica miniera ormai abbandonata che si ramifica all'interno della montagna con varie uscite più a monte e potrebbe essere l'unica nostra via.- altra pausa- Il dilemma attuale è come fare a raggiungere la suddetta miniera. Finora sono emersi due modi: il primo è tentare di attraversare il villaggio che ha circa 200 coboldi guerrieri, altrettante donne e bambini e qualche vecchio, ed il negromante che ha una sua guardia personale formata da 30 unità, se non di più, ed altri scagnozzi di razza mista, sfruttando incantesimi di invisibilità collettiva ed assenza di rumore, uniti magari all'abilità di alcuni di noi di scavalcare la palizzata e far fuori qualche sentinella; il secondo, che paradossalmente sembra essere meno folle e suicida, è usare un passaggio nascosto che ha l'ingresso qui sopra e che attraversa tutto il campo usato dal negromante e anche dai coboldi, ma questi ultimi usano solo l'ingresso per i riti quando vengono radunati lì dal negromante stesso e quest'ultimo compare e scompare senza essere visto.- si prese un'altro istante di pausa.- Questa è più o meno la situazione attuale, spero di essermi ricordata tutto."

Un sorriso lieve venne indirizzato verso Ghino, mentre tra sé e sé sperava di essersi davvero ricordata tutto. Aveva cercato di essere il più concisa possibile, ma la situazione era complessa.

>[Jean]“Potreste cortesemente chiedere ad Ahrar se sia possibile per uno della mia corporatura scavalcare la palizzata, se conosce la frequenza con cui viene pattugliata e se una volta dentro e neutralizzato qualcuno dei suoi simili potrei riuscire ad aprire la porta per farvi passare?”

L'attenzione della ranger venne poi catturata dalle parole dello spadaccino e fu verso di lui che volse lo sguardo chiaro. L'espressione divenne per qualche secondo riflessiva, pensierosa, poi ella si rivolse a tutto il gruppo, agganciandosi al discorso di Jean.

"La frequenza delle pattuglie, se la conosce, ce la può dire Ahrar, ma forse, arrampicandomi su uno degli alberi tra cui s'è nascosto Ghino poco fa, potrei almeno dare un'occhiata dall'alto alla situazione, cercando di non farmi vedere, visto che, a quanto ci ha detto Ahrar, le sentinelle vedono molto lontano.- una piccola pausa - E' rischioso ma se volete posso provarci."

Alzò leggermente le spalle, rimettendo la decisione all'intero gruppo, poi dalle labbra uscì un leggerissimo sussurro, diretto solamente a Jean e Ghino non molto distanti da lei.

"Che sia per esplorazione o sfoltimento di sentinelle...verrò con voi. Non vi lascerò certo da soli."

Una presa di posizione la sua, ben definita, sussurrata all'halfling ed allo spadaccino. Una dichiarazione sincera, pronunciata con calma. Era abituata a muoversi da sola, certo, ma come i lupi, in certe occasioni la loro forza stava nell'unione e nel gruppo, seppur ridotto. Non aveva intenzione di lasciarli da soli.

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