[Bognus] non
protegge meglio di quella là», disse indicandone una a scaglie, «che
fra l'altro produce più o meno lo stesso rumore. Francamente, quella
piuttosto la vedrei bene addosso alla ragazza bionda con gli occhi
azzurri... ecco, se se la volesse indossare qui, davanti a me, magari
potrei anche farle uno sconto». Così dicendo sogghignò, ma senza
lascivia: sulle sue labbra pareva aleggiare qualcosa di più simile ad
una vena di perfidia, del tipo "vorrei proprio vedere se lo farebbe"...
Era rimasta lì, vicino al vecchio nano, intenzionata a chiedergli il prezzo di quello che per lei era un vero tesoro, quelle punte di freccia seghettate che teneva tra le mani come se fossero una reliquia. Aveva lasciato che gli altri portassero avanti le loro trattative, ma comunque la sua attenzione venne richiamata dalla voce dello stesso nano. Si sentì chiamata in causa, in quella che a tutti gli effetti le era sembrata una perfida sfida. I suoi occhi chiari si puntarono dritti sulla figura del nano, venati da un bagliore di determinazione, mentre il viso rimase perfettamente disteso.
"Se
volessi acquistarla, la indosserei senz'altro, Mastro Nano...Tuttavia,
sono stata attratta da queste piccole meraviglie che tengo tra le mani
come una reliquia. Sono di fattura eccelsa e sarebbe un peccato
lasciarle qui, almeno per me. Quanto vorreste per queste?"
La
voce emerse calma dalle labbra tinte di un leggerissimo sorriso, mentre
le mani a coppa mostrarono al nano 6 punte di freccia seghettate
magistralmente realizzate. Le mostrò con palese reverenza, rimanendo in
silenzio, attendendo la risposta del nano.
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