Al pari di alcuni altri compagni anche Issus si accostò al cumulo
disordinato degli oggetti prodotti dal vecchio nano e si mise a frugare,
sulle prime distrattamente ma via via sempre più attento nel notare la
qualità di ciò che gli stava passando sott'occhio.
«Tranquillo, vecchio», disse piano nel sentirsi quasi fisicamente addosso l'attenzione di Bognus, «io sono... o, sarebbe meglio dire, ero... un sicario di professione: mestiere disonorevole, lo ammetto, ma non sono mai stato un ladro, nemmeno quando facevo la fame nei bassifondi di Specularum. Nulla di ciò che tocco finirà non pagato nelle mie tasche, te lo assicuro». Il vecchio nano replicò con un grugnito e parve rilassarsi un poco, ma non per questo cessò di tenere d'occhio lo spadaccino al pari di chiunque altro stesse in quel momento esaminando le sue cose.
Mentre così parlava, l'attenzione di Issus si focalizzò su qualcosa in particolare: gettò un'occhiata al nano indicando quel qualcosa con il dito, poi sfregò pollice e indice uno contro l'altro inarcando le sopracciglia. Bognus ricambiò lo sguardo con un cenno d'intesa, strizzò l'occhio e mosse le labbra per commentare "bella scelta" senza emettere suono e poi mosse rapidamente le dita. Issus osservò attento, annuì e senza nemmeno accennare ad una contrattazione portò la mano alla borsa che portava alla cintura, frugò brevemente, ne estrasse qualcosa e lo passò al nano. Quest'ultimo esaminò brevemente ciò che gli era giunto in mano ed annuì, al che la mano di Issus si mosse con la rapidità di un serpente, prese l'oggetto ed in un istante lo fece sparire all'interno del suo giaco di cuoio...
Fatto questo, lo spadaccino si rialzò come nulla fosse e si scostò di un paio di passi dal capannello di compagni.
«Tranquillo, vecchio», disse piano nel sentirsi quasi fisicamente addosso l'attenzione di Bognus, «io sono... o, sarebbe meglio dire, ero... un sicario di professione: mestiere disonorevole, lo ammetto, ma non sono mai stato un ladro, nemmeno quando facevo la fame nei bassifondi di Specularum. Nulla di ciò che tocco finirà non pagato nelle mie tasche, te lo assicuro». Il vecchio nano replicò con un grugnito e parve rilassarsi un poco, ma non per questo cessò di tenere d'occhio lo spadaccino al pari di chiunque altro stesse in quel momento esaminando le sue cose.
Mentre così parlava, l'attenzione di Issus si focalizzò su qualcosa in particolare: gettò un'occhiata al nano indicando quel qualcosa con il dito, poi sfregò pollice e indice uno contro l'altro inarcando le sopracciglia. Bognus ricambiò lo sguardo con un cenno d'intesa, strizzò l'occhio e mosse le labbra per commentare "bella scelta" senza emettere suono e poi mosse rapidamente le dita. Issus osservò attento, annuì e senza nemmeno accennare ad una contrattazione portò la mano alla borsa che portava alla cintura, frugò brevemente, ne estrasse qualcosa e lo passò al nano. Quest'ultimo esaminò brevemente ciò che gli era giunto in mano ed annuì, al che la mano di Issus si mosse con la rapidità di un serpente, prese l'oggetto ed in un istante lo fece sparire all'interno del suo giaco di cuoio...
Fatto questo, lo spadaccino si rialzò come nulla fosse e si scostò di un paio di passi dal capannello di compagni.
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