Scarlett si era messa a chiacchierare insieme a Vixiar con Ahrar nella sua strana quanto decisamente poco musicale lingua.
La
ragazza annuiva ascoltando le parola di Ahrar in risposta alle loro
domande, tradusse anche quanto chiesto da Jean e, infine, fece un segno
d'assenso quando Vixiar le chiese se aveva tradotto tutto correttamente.
"I
numeri sì, Ahrar ha precisato anche che le guardie del negromante
potrebbero essere anche di più perchè non è sicuro di conoscerli tutti.
La palizzata fa letteralmente da barriera e va da montagna a montagna
risalendo anche un po' i fianchi, con tanto di torri e feritoie, quindi
aggirarla normalmente è praticamente impossibile." aggiunse la maga
cercando di riportare il più fedelmente possibile anche il resto delle
informazioni. "Il passaggio nascosto di cui parlava e che ha l'ingresso
qui sopra, è un posto in cui il negromante li raduna per fare dei
sacrifici al loro dio Kurtulmak, ma solo i coboldi entrano dall'ingresso
della galleria, il negromante compare là dentro misteriosamente, e
altrettanto misteriosamente se ne va. Ahrar dice che gli è poi capitato
di vederlo più su nella valle senza che sia passato tra loro..." fece un
altro segno di assenso verso Vixiar, "Non so se sa da dove esattamente
esce il negromante, da come ne parla non credo, ma possiamo provare a
chiederglielo..."
Quindi Scarlett tornò a guardare i compagni e
sorrise ad Indevar. "Hai ragione Indevar, il negromante non è un
coboldo, Ahrar dice che è troppo alto per esserlo, solo che non sa
esattamente cosa sia dato che se ne va in giro perennemente
incappucciato. Certo è che chiunque in quell'accampamento lo teme, e con
chiunque intende davvero tutti: coboldi, il loro re compreso che a
quanto pare è ormai solo un fantoccio nelle mani del negromante, gli
umani, i bugbear e tutti i generici bestioni che li comandano. Per altro
questo negromante pare schifare un po' i coboldi, non si aggira mai tra
di loro."
Con un leggero sospiro la maga scrollò leggermente
il capo e si voltò a guardare Jean ed Elwing che non parevano molto
entusiasti all'idea di infilarsi in una rete di cunicoli
sotterranei...ma del resto chi lo era? "Credo che la miniera sia la
nostra unica possibilità di oltrepassare questo ostacolo... per quanto
potrebbe essere dannatamente pericoloso...ma non credo sia fattibile
attraversare il villaggio: come giustamente dici tu Elwing, è una
follia."
L'accenno di un sorriso le piegò nuovamente le labbra. "Ora gli tradurrò la tua domanda Elwing, vediamo cosa sa dirci..."
Lo
sguardo di Scarlett tornò al chierico ed annuì. "Non ho idea se questi
sacrifici a Kurtulmak siano solo a scopo di tenersi buoni i coboldi o
per altro... ora proverò a chiedergli anche questo." l'espressione le si
indurì per un istante. "Probabilmente se è al servizio di Raxxla, e non
mi suonerebbe così strano, è qui per un motivo e certamente che non
rientra nella categoria fare del bene al prossimo..."
Aveva
appena finito di dirlo che Jean espresse tutto il suo disappunto in
modo assai colorito strappandole un sorriso che la ragazza cercò in
tutti i modi di soffocare sebbene con scarsi risultati... Poi una frase
dello spadaccino la fece bloccare a mezza via mentre stava per
riprendere il discorso con Ahrar.
"Attraversarlo di nascosto
dici?" Scarlett aggrottò la fronte picchiettandosi pensosamente un dito
sulle labbra, sembrò valutare il gruppo nell'insieme, soprattutto per
gli elementi più ingombranti e, infine, scrollò le spalle. "Bhe, io ho
un incantesimo che potrebbe nascondere un gruppo...non so sinceramente
se però riusciremmo a stare tutti nella sua area..." spiegò seriamente
dubbiosa in merito. "E certamente anche a starci tutti dovremmo stare
molto vicini e muoverci tutti assieme...Senza contare che saremmo sì
invisibili, ma per suoni, porte che si aprono, oggetti spostati, e via
dicendo non cambierebbe nulla... Insomma non so quanto possa essere
fattibile e quanto un autentico suicidio... Anzi, la seconda ipotesi mi
pare la più realistica...Purtroppo..."
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