Jean lanciò un'occhiata ad Issus, onestamente
tentato dalla sua proposta, poi però valutò le insistenze del gruppo
sull'abbandonare il prima possibile la zona soggetta a possibili attacco
di ankheg e sul riprendere la marcia che li avrebbe condotti sul filone
principale della missione... Sospirò appena e rispose:
"Avrei
accettato volentieri la tua offerta Issus. I guanti ed i bracciali
avrebbero potuto farmi comodo... Sembrano davvero abbastanza leggeri da
non impedire i movimenti, neppure a chi necessiti come me di ogni stilla
di agilità in suo possesso. Mi piacerebbe comunque prenderli, se Bognus
scenderà a più miti consigli quanto al prezzo."
Sorrise
e si voltò verso l'artigiano, che nel frattempo cercava di contrattare
più o meno al ribasso con tutti quelli che gli stavano attorno.
"Mastro
nano, da quanto vedo due cose mi sono abbastanza chiare. La prima è che
stai cercando di rifarti di anni di commercio poco produttivo, dovuti
alle razzie della tua nemesi, Tarbek. Questo tizio ha veramente un nome
di merda, tra parentesi. La seconda è che saresti un commerciante
onesto, se non fosse per le vessazioni che hai subito... La prova
lampante l'abbiamo avuta pochi minuti fa, con Ghino. Certo, partire da
un prezzo esagerato per poi tirare fino a quello corretto è un metodo
vecchia scuola di fare trattative, senz'altro efficace. Vedi bene, però,
che molti dei nostri compagni di viaggio hanno prurito alle parti
intime e non vedono l'ora di lasciare la valle. Sospetto che il rischio
di essere cosparsi di acido e fare da pasto a degli scarafaggi giganti
sia parte del motivo che li spinge a voler levare le tende, ma in
effetti la premura è giustificata anche dalla natura della missione in
cui ci siamo imbarcati. Ora, la stessa premura a breve sarà anche la
tua, giacché hai deciso di condividere il viaggio con noi e temo che non
avrai comunque modo di portarti dietro troppo oro... Io stesso al
momento viaggio piuttosto leggero da questo punto di vista e non ho il
quantitativo di monete da te richiesto." Alzò le mani, come a scusarsi
della propria attuale povertà.
"Ti propongo una
soluzione: ti darò metà del mio oro subito, cioè cinque monete. Sono
interessato anche ad una spada corta, il che secondo i tuoi conti
porterebbe il totale a settanta monete d'oro. Appurato che questo prezzo
è stato da te concepito soltanto per arrivare a quello giusto e dato
che non avrai comunque la possibilità di portarne troppo con te, ti sarò
debitore di altre 30 monete. Che ne dici?"
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