venerdì 27 gennaio 2017

DUNGEON MASTER - 21/08 - LISTA 03

La ragazza si chinò a raccogliere le sue borse e riprese Boo in spalla, quindi indicò Issus affiancandoglisi. "Bene, ragazzi, per tutti quelli che non lo conoscono, vi presento Issus. è qui perchè vuole portare il suo contributo ad eliminare Raxxla, sia con quello che conosce della fortezza, sia ovviamente partecipando ai sicuri scontri che ci aspettano. " disse semplicemente,  lasciando il tempo a tutti di recepire l'informazione e attendendo pacatamente eventuali domande che sarebbero sorte....ed era certa che sarebbero arrivate. "Direi che ve ne renderete conto voi stessi parlandoci, che non ha perso il lume della ragione come ci era stato inizialmente detto... mentre bhe, credo che sia diventato chiaro che il mio rapporto con lui ora non è di semplice collaborazione."

Issus si rivolse verso i compagni di Scarlett, sorrise con aria di scusa, allargò le braccia e si strinse nelle spalle. «Bene, non era così che avrei voluto presentarmi ma credo proprio di essermi ormai tradito», ammise. 
 
«Sì, io sono quel tizio che "qualcuno" pensò bene di spedire dentro alla fortezza di Ra-ugh!-xxla...». Sussultò, si interruppe per un attimo passandosi la mano sulla fronte e poi: «Vogliate scusarmi, il fatto è che, stando a quello che ne pensa Scarlett, quando venni fatto prigioniero là dentro il loro capo, oltre che sottopormi a torture mentali piuttosto crudeli - ed è per quello che certuni mi etichettarono come pazzo, quando ne uscii - pensò bene di applicarmi una specie di vincolo magico che mi provoca, anzi mi provocava, violenti tormenti al solo pensare a lui o alla sua fortezza. In qualche modo Scarlett è riuscita a spezzare quel vincolo, ma spesso mi viene ancora una brutta fitta di mal di testa quando ci penso. Ma sto migliorando...».

«Comunque, stavo dicendo... venni inviato con il mio allievo dentro la fortezza di Mayraberd», e qui fece una smorfia di dolore, sotto l'effetto di una fitta di emicrania, «con l'incarico di investigare e, nel caso se ne fosse presentata l'occasione, di cercare di liberare Mystara da quel mostro che risponde al nome di Ra-ugh!-xxla». Altra smorfia, più evidente. «Come sapete, fallimmo. Il mio allievo morì sotto le torture ed io riuscii a malapena a fuggire dalla fortezza, ridotto più o meno come una larva, e finii nelle pietose... si fa per dire... mani dei monaci di Chardastes, dalle quali credo già sappiate come ho fatto a liberarmi». Così dicendo rivolse a Scarlett un sorriso pieno di gratitudine.

«Ora io ho vari ottimi motivi per tornare a Mayraberd», riprese soffocando una nuova fitta di dolore. «La vendetta, ovviamente. Il riscatto, per motivi miei personali. Anche provare a me stesso di saper vincere la paura, forse. Prima di tutto, però... beh... per lei», disse con un'aria da adolescente alla prima cotta accennando con la mano verso la maga dai capelli rossi.

«Non vi stupite troppo di questo», aggiunse in fretta. «È vero che ci conosciamo da pochi giorni appena ma, credetemi, in questo tempo così limitato abbiamo superato insieme più cose di quante molta gente passerebbe in una vita intera... e queste sono esperienze che lasciano il segno. Insomma... avete mai sentito parlare di colpo di fulmine? Ammetto che l'ho sempre considerato roba da romanzetti per fanciulle in fiore, ma... beh, mi sbagliavo!». Mentre parlava il suo atteggiamento tradiva un profondo imbarazzo ed il suo volto andava assumendo un colorito sempre più cupo, come se stesse arrossendo violentemente sotto il suo naturale incarnato olivastro.

«Insomma, se la mia donna va a rischiare la vita in un'impresa così pericolosa, non c'è dubbio che il mio posto è accanto a lei!», concluse in deciso tono di sfida, quasi a soffocare la timidezza di poco prima. Cambiò però subito tono: «Vorrei chiedervi quindi di accettarmi nel vostro gruppo, se non altro per farvi da guida all'interno della fortezza. E per dare una mano, naturalmente: non me la cavo male con spada e coltelli, ad esempio, e so fare anche altre cose...».

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