lunedì 2 gennaio 2017

DUNGEON MASTER - 21/08 - LISTA 03

[Scarlett] "Mi pare di capire che gli umani non vi piacciano particolarmente."

«Anche tu sei umana: cosa ti fa pensare che tu debba piacermi più di quei due che avete fatti secchi?», ribatté pronto il coboldo. «Te la dico io com'è la faccenda: non ci piacciono quelli che vengono a dettar legge in casa nostra, umani, orchi o che altro siano. Però loro sono forti, e poi piacciono al nostro capo tribù ed agli sciamani: questo basta, non credi?».

Ahrar ascoltò senza batter ciglio tutto il resto del discorso della maga e poi replicò: «Fammi capire: secondo te, posto che io sia d'accordo con quello che dici, io dovrei tornare alla mia caverna e mettermi a spiegare ai miei compagni d'armi che faremmo bene a buttare fuori a calci gli umani e gli orchi, i bugbear e gli gnoll, eccetera? Bell'idea! Ecco, vedi? È la solita storia: tutti voi credete che noi coboldi siamo scemi solo perché siamo piccoli. Anche tu credi che io sia tutto scemo! Bah!».

Intrecciò le braccia sul petto con aria di sfida e riprese: «Ora te lo spiego io come andrebbe a finire un'idea del genere, sapientona! Prima di tutto ci penserebbero i miei stessi commilitoni a farmi la pelle, per evitare che il nostro capo tribù si faccia venire il sospetto che possano essere miei complici. Nel caso che non lo facessero loro, lo farebbero gli sciamani, per punirmi della disobbedienza verso il nostro grande dio Kurtulmak. Se nemmeno loro lo facessero, mi condannerebbe a morte il capo tribù, per aver osato ribellarmi. Se non lo facesse neanche lui, lo farebbero quelli venuti da fuori, se non altro per mettere a tacere una voce che prima o poi potrebbe dare fastidio».

Di colpo Ahrar si bloccò, gli caddero le braccia lungo i fianchi mentre sul volto ferino gli si dipingeva un'espressione di assoluto smarrimento. Poi con parole smozzicate aggiunse: «Quindi, se non mi accoppate voi, non posso comunque tornare alla montagna perché nessuno si fiderebbe più di me; ma se non torno alla montagna non posso fare altro che vagare in giro nascondendomi da tutti finché qualcuno prima o poi non mi beccherà e mi farà a pezzi...». Con un filo di voce concluse: «In un modo o nell'altro, insomma, sono perduto...».

Si lasciò cadere seduto a terra e rimase lì a singhiozzare penosamente con acuti guaiti da cagnolino preso a calci...

Nessun commento:

Posta un commento