I contadini guardarono con tanto d'occhi l'halfling che donava loro armi
e denaro: una cosa quanto meno inaspettata! Tutti si affrettarono a
profondersi in ringraziamenti, al punto che uno o due si spinsero
perfino a cercare di baciare la mano a Ghino. Solo uno di essi,
evidentemente quello più dotato di senso pratico, dopo aver ringraziato
cortesemente ma sbrigativamente, si mise ad esaminare le spade prese ai
coboldi: «Disevo ben mi: le è masa piciole par poderle tegnir polito te
man. Le va apena ben par le man de chei coboldi là». Poi si mise a
rigirarsi fra le mani una di quelle armi ed osservò: «Però la è ben
afilada e la g'ha na biea ponta... hmmm... sarìa on pecà lagarle perder,
ste spade... hmmm... se podarìa fisarle par dal bon su dei stichi e le
funsionarìa ben polito, me digo». Poi lo sguardo gli cadde sul coboldo
sopravvissuto: «Ma che speté a coparlo?», chiese, evidentemente sorpreso
di vederlo ancora vivo.
[NdG] Ma nessuno nel capannello di misericordiosi riuniti attorno al ragazzo morto ha intenzione di fare nulla di più che fare pat-pat sulla spalla alla madre piangente? Nemmeno seppellire il cadavere, o magari bruciarlo?
[NdG] Io alla domanda di Ghino non rispondo: sta a Scarlett chiedere ad Ahrar e sta a lui (cioè ormai ad Alex) rispondere...
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