martedì 10 gennaio 2017

HAZA - 21/08 - LISTA 03


Non era certo mancanza di coraggio, solo un semplice esercizio di logica.
*Mai contraddire una femmina, specialmente se usa bene i coltelli ed è in grado di sorprenderti nel sonno... ed anche da sveglio!*
Quando si fossero fermati a riposare, però, avrebbe insistito a che il coboldo fosse incatenato da qualche parte mentre loro dormivano. In nessun modo doveva essergli consentito di avvicinarsi alle provviste di cibo e di acqua, in nessun momento della giornata. I suoi compagni infatti non avevano considerato che il coboldo un modo per farsi perdonare dai suoi capi l'aveva a portata di mano: portare un considerevole numero delle loro teste come trofeo. Gli avrebbe tenuto gli occhi addosso ogni qualvolta si fosse allontanato dalla donna che si era auto-eletta responsabile per lui.



L'occasione di verifica e la capacità di Kreena di gestire il coboldo venne solo pochi istanti dopo.
Un uomo, evidentemente non uno sconosciuto per qualcuno del gruppo, venne ad annunciare un pericolo imminente. Da parte della stessa genia del loro 'forzato' compagno.

Haza considerò il da farsi. Il tempo di aggirare la casa, e quelli potevano essere già entrati. Costringerli ad uscire poi sarebbe stata molto più dura, e avrebbe fatto molti più danni, dentro. Si mosse quindi verso la casa, per attraversarla, e per fortuna non fu l'unico.

L'halfling imbracciò l'arco e si diresse verso la casa mentre Scarlett cominciava a salmodiare.  "Seguitemi..." sibilò a bassa voce...

Haza gli era già dietro, ma non poteva essere altrettanto silenzioso. Non con tutta la ferraglia che indossava. Pensò fosse utile stabilire una strategia. Urlò. Con lo stesso tono di voce con cui lo straniero si era rivolto a loro, certo che quello non avrebbe usato un tono che i nemici avrebbero potuto sentire. 
Impossibile contraddire apertamente Kreena.
Così, si sarebbero tenuti una serpe in seno.
"Bersagliateli dalle finestre. Io mi occupo della porta!"
Qualche istante dopo si infilava dentro la magione.

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