giovedì 16 marzo 2017

DUNGEON MASTER - 23/08 - LISTA 03

«È appena un graffietto, dovrebbe rimarginarsi molto presto», convenne Issus prendendo posto ad un tavolo all'esterno della locanda. «Restiamo pure qua fuori: in questa stagione a quest'ora si sta meglio fuori che dentro». Così dicendo fece un cenno a Scarlett perché prendesse posto accanto a lui e poi un altro ad una cameriera per ordinare tre birre.

[NdG] Issus ha invitato Scarlett ad unirsi a loro, per ovvi motivi. Se altri vorranno a loro volta raggiungerli al tavolo Issus non farà obiezioni ed anzi ordinerà una birra anche per loro.

[NdG 2] A beneficio di Colui-che-non-può-essere-nomin
ato: adesso Issus racconterà a Jean alcune cose sulla missione così come lui le vede, poi ad integrazione posterò nuovamente in lista un corposo riassunto fatto tempo fa da Valentina (e, se lo trovo, anche uno fatto da un PNG di nome Bryosk, che poi capirai chi è...).

[GdR]

«Ti avevo promesso di ragguagliarti su cosa sta accadendo ed ora mantengo la parola», esordì Issus. «In primo luogo, tu nel presentarti hai parlato di fortuna ed oro: ebbene, forse ne troveremo anche, visto che a volte basta guardarsi attorno per trovare qualcosa, ma non è quello l'obiettivo della nostra missione. Per chi sopravviverà, a quanto pare ci sarà un premio in oro da parte di chi ha ingaggiato questa valente squadra, per cui il saccheggio potrebbe addirittura rivelarsi superfluo... a meno di non volersi caricare gli zaini di bottino dal dubbio valore. Questo per quanto riguarda fortuna e oro».

Issu fece una pausa per consentire alla cameriera di posare le birre sul tavolo, poi si frugò nella scarsella per estrarne qualche moneta. «Le nostre tappe nelle locande ci sono state finora munificamente offerte dal nostro datore di lavoro, ma queste birre sono una faccenda mia», spiegò. «Grazie per le birre! Ed ora, da brava, accertati che nessuno venga a ronzare qui attorno», ordinò poi alla ragazza posando un paio di monete ancora sul tavolo.

«Passiamo ora a ciò che sta bollendo in pentola», proseguì. «Di certo anche tu avrai sentito parlare di quello che il popolino chiama "la peste del nord", o "il cancro del nord", o con simili pittoreschi nomi: ormai lo sanno anche i sassi che il nostro bel Granducato sta passando un periodo quanto meno allarmante, comunque ti riassumerò in quattro parole l'antefatto. Da vari mesi ormai ci sono orde di cattivi soggetti - coboldi, goblin, orchi, gnoll, bugbear, umani e semiumani vari, e via elencando quanto di peggio si possa incontrare girando per la regione - che stanno percorrendo quasi senza ostacolo il nord del Granducato. Le cose, a quanto pare, ebbero inizio quasi un anno fa, inizialmente con incidenti locali ai danni delle comunità sparse su per i monti, ma pian piano le incursioni sono andate spostandosi progressivamente più a sud. A riprova di questo, appena ieri proprio noi stessi abbiamo liberato una fattoria a poca distanza da qui da un assalto di una trentina di coboldi guidati da due umani ed un halfling». Issus fece un pausa per bere un sorso di birra. «Io di rado bevo alcool, anche se mi piace, ma parlare asciuga la gola», spiegò con un ghignetto.

«L'origine di tutto fu in una vecchia fortezza ormai abbandonata che faceva parte del sistema difensivo di Karameikos, chiamata Mayraberd». Pronunciando quel nome Issus fece una strana smorfia, scrollò la testa come per liberarsi da un senso di stordimento e poi proseguì: «In questo luogo ad un certo punto un misterioso personaggio... misterioso al punto che quando proprio io ebbi occasione di trovarmelo davanti non riuscii a vederlo in viso perché era protetto da una specie di incantesimo... AAH!». Il grido di dolore di Issus uscì improvviso, malgrado l'evidente sforzo dello spadaccino per trattenersi, mentre si afferrava le tempie fra le mani. Con un visibile sforzo di volontà riprese: «Poi ti spiegherò anche il perché di questo comportamento: è ciò che resta di un incantesimo di costrizione che quello stesso personaggio applicò su di me in quella occasione: è stata Scarlett a liberarmi quasi completamente dai suoi effetti giorni orsono, altrimenti queste cose non riuscirei nemmeno a tentare di dirtele». Così dicendo prese la mano della maga e la portò alle labbra in un rapido baciamano. «Ne ho quasi paura, ma quel nome devo riuscire a dirtelo: quel tipo misterioso di nome fa... Ra-UGH!-xxla. AGH!». Issus strinse i denti e scrollò nuovamente la testa, poi quasi a sé stesso disse: «Devo riuscirci... maledizione, devo riuscirci!». Poi, a voce alta: «RAXXLA! Ecco!». Rivolse un sorriso di trionfo a Scarlett e poi proseguì. «Così si chiama quel dannato: Rax-xla. Raxxla! RAXXLA! Non vedo l'ora di urlare quel nome mentre vedrò il mio pugnale affondare nel suo cuore nero! Ed allora sarò definitivamente libero...».

«Per motivi sconosciuti, quel maledetto si mise a raccogliere nella fortezza tutta la peggior feccia di Mystara, finché, forse quando ritenne di averne raccolta abbastanza, iniziò a lasciarla libera di fare scorrerie ed a mettere a ferro e fuoco il nord del Granducato. Purtroppo il pericolo venne inizialmente sottovalutato e quando finalmente qualcuno iniziò a muoversi lo fece in maniera scoordinata: da una parte il Governo e dall'altra i militari cominciarono a pestarsi i calli a vicenda, al che altre forze cominciarono a darsi da fare, ciascuna alla propria maniera. Al momento la fortezza è sotto una specie di assedio, ma io lo vidi quell'assedio e a me più che altro parve un colabrodo, anche se per la verità non sono un militare e magari ci capisco poco. Venne fatto anche il tentativo di inviare dei volontari all'interno della fortezza per investigare su come stessero le cose là dentro, ma parecchi uomini ci lasciarono le penne per niente. E qui entrai in scena io...». Altro sorso di birra.

«Venni contattato da un certo Conte Bryosk per fare a mia volta un'incursione dentro la fortezza, con lo stesso obiettivo degli altri prima di me ed in più, se se ne fosse presentata l'occasione, con l'autorizzazione a fare la pelle a Ra-ugh!-xxla. Il tutto, per quindicimila pezzi d'oro e tutte le spese pagate. Io mi vanto di non essere un tipo venale, ma di fronte ad una cifra del genere commisi il mio primo errore: accettai. Il secondo errore lo commisi subito dopo: portai con me un giovane, uno più o meno della tua età, che a volte usavo come mio assistente. Errore gravissimo, come ebbi modo di scoprire, perché l'impresa, già molto dura per uno come me, era del tutto fuori portata per lui: infatti finì per commettere un errore e venimmo catturati. Non starò a raccontarti delle torture che subimmo, anche per risparmiarne a me stesso la rievocazione, ma alla fine lui venne ucciso da Rax-xla in persona... AAAAH!». Evidentemente il farsi tornare alla mente quei ricordi era ancora quasi troppo per Issus. «Io invece riuscii a sfruttare l'unico colpo di fortuna dell'intera missione e trovai il modo di evadere... ed eccomi qua...».

«Fallite quelle iniziative basate su singoli incursori o al più su coppie, qualcuno decise di cambiare sistema e ricorrere a gruppi più nutriti, con avventurieri esperti e ben assortiti in termini di abilità individuali: uno di quei gruppi è quello del quale Scarlett ed ora anche io facciamo parte... ed anche tu, forse, se i miei compagni ti accetteranno e se tu non deciderai di tirarti indietro».

Prima di proseguire Issus si guardò attentamente attorno per accertarsi che solo orecchie appartenenti al gruppo di avventurieri fossero a portata di udito. Quando riprese a parlare lo fece a voce decisamente più bassa: «C'è ancora una cosa importante da menzionare: hai mai sentito parlare dei Cantori? Probabilmente no, visto che si tratta di una società semisegreta che, di conseguenza, non ama troppo la pubblicità. Si tratta di un'organizzazione di gente di varie competenze ed estrazioni sociali che combattono le forze del Caos attive sul nostro allegro pianeta, ma che per perseguire i loro scopi, pur fondamentalmente positivi, quando è necessario non esitano a ricorrere a sistemi abbastanza sbrigativi. Questi Cantori sono un po' dappertutto, non solo qui a Karameikos, e so che il Conte Bryosk ne fa parte. Caso non te l'avessi ancora detto, è lui che ci ha ingaggiati. Bryosk è una specie di ministro-ombra del Granduca, al quale questi ricorre per gestire affari... diciamo così... speciali, per cui ho il sospetto che fra i Cantori ci sia anche qualcuno più in su del buon Bryosk. Quel nostro chierico allampanato, Filth, è un altro dei loro. Tanto per chiarire, io invece non faccio parte dei Cantori, anche se in passato mi capitò occasionalmente di cooperare con loro».

«Noi adesso stiamo per inoltrarci nelle montagne per raggiungere la residenza di una certa Tionisla, una maga che a quanto pare conosce un modo per intrufolarsi nella fortezza differente da quelli usati finora. Il perché lo conosca, non chiederlo a me. Ottenuta quella notizia, immagino che punteremo dritti su Mayraberd ed è lì che potrò tornare utile io... ovviamente a parte che per le mie doti di combattente... perché a quanto pare io sono l'unico che possa vantare il dubbio onore di essere entrato nel mastio della fortezza, aver visto Rax-ugh!-xla ed i suoi scagnozzi ed esserne uscito vivo. L'unico dalla parte dei buoni, è sottinteso, anche perché dubito che servirebbe a qualcosa chiedere indicazioni ad uno dei fedelissimi di quel maledetto».

«Bene, credo che sia più o meno tutto: hai domande, per caso?», concluse Issus prendendo un ultimo sorso di birra e poi allontanando da sé il boccale ancora pieno per tre quarti.

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