sabato 4 marzo 2017

DUNGEON MASTER - 23/08 - LISTA 03

Inaspettatamente il locandiere si accostò al tavolo del gruppo, con aria timorosa e cincischiando fra le mani l'orlo del grembiule.

«Le vostre signorie vogliano perdonarmi», esordì incerto, «sia per questa intrusione che per aver... involontariamente, beninteso... udito parte dei vostri discorsi. Il fatto è...», si impappinò, ma poi riuscì a riprendere, «...il fatto è che ho udito qualcuno di voi fare il nome di Tionisla». L'uomo nel pronunciare quel nome fece un gesto di scongiuro, poi in tono di allarme aggiunse: «Guardatevi da lei, miei signori: è una strega! È potente. E malvagia, per di più. Anche orrenda a vedersi, mi si dice, anche se io per la verità non ebbi mai occasione di incontrarla... e che gli dei siano lodati per questo!». Deglutì rumorosamente. «Ma c'è di peggio, miei signori! Voi avete mai sentito parlare... ma di certo è così...», la voce gli si abbassò in un sussurro pieno di timore, «...del grande cancro che viene dal Nord?». Il tono gli si fece apocalittico. «La gente fugge dalle orde del male che calano dalle montagne! Orde! Branchi! E chi più ne ha, più ne metta! Non pochi ormai hanno abbandonato le loro fattorie nei monti appena qui sopra, a poche ore di cammino proprio da qui, dove siamo noi ora, lasciando tutto in mano alle orde diaboliche pur di salvarsi la pelle. Mostri innominabili! Esseri che si cibano di carne umana! E poi, come se non bastasse, predoni, ladri e sciacalli che fanno piazza pulita di tutto ciò che trovano. E, ciliegina sulla torta, adesso qui siamo anche pieni di profughi...».

Di colpo si arrestò, esaminò uno ad uno i volti degli avventurieri che lo stavano fissando e poco a poco un'espressione di furbesca comprensione gli si dipinse sul volto grassoccio: «Oh... ma forse voi siete qui proprio per questo!», esclamò. «Finalmente il Granduca si è ricordato anche di noi poveri sudditi e magari, in cambio delle gran tasse che ci fa pagare, adesso ci manda qualcuno a fare piazza pulita. È così, nevvero? Ma mi sa che siete un po' pochini... o non è che ne stanno arrivando anche altri a darvi man forte? Eh, già, ma così ci ritroveremo pieni sia di profughi affamati che di avventurieri, magari prepotenti e poco disposti a pagare i loro conti... che casino...», concluse sconsolato.

«Voi avete la bocca un po' troppo grande in confronto al vostro cervello», intervenne Filth, «e questo non è bene, a mio avviso». Per qualche motivo il locandiere sbiancò nell'udire queste parole e si mise a farfugliare scuse prontamente troncate da un perentorio gesto del chierico. «Di questo però parleremo dopo, in separata sede», aggiunse, al che il locandiere parve afflosciarsi su sé stesso. «Comunque vi ringrazio per le informazioni su ciò che ci attende poco fuori Verge: magari sono un po' gonfiate con esagerazioni da codardo, ma di certo sono interessanti. Invece, per quanto riguarda Tionisla», e qui la voce di Filth assunse una nota dura che nessuno nel gruppo aveva mai udito in precedenza, «vi consiglierei caldamente di non spargere voci prive di fondamento su una persona che, credetemi, è di tutto rispetto ed infinitamente superiore a voi. Ed ora andate pure: vi raggiungerò a momenti nelle cucine per il resto di ciò che ho da dirvi».

Era curioso vedere sul viso dall'espressione sempre mite di Filth un cipiglio tanto minaccioso...


[NdG] Scusate: mi sentivo in vena letteraria...  ^__-

[NdG] Non ricordo se avevo già postato a beneficio di Vixiar la descrizione di Filth, così come anche quella di Issus che ho fatto comparire nella mail precedente, quindi... repetita iuvant...

Descrizione di Issus:
Issus è di media statura e di corporatura snella, strutturato più per l'agilità che per la potenza; tuttavia i suoi muscoli sottili sono ben torniti e danno la sensazione di essere sempre pronti a scattare come quelli dei felini. Il suo stesso modo di muoversi ricorda quegli animali: sicuro, controllato, quasi indolente, ma pronto a passare all'azione con energia esplosiva in un istante senza il minimo preavviso. Tutto il suo corpo abitualmente denota una cura assai attenta, quasi maniacale, per la propria persona, sia nel senso di tono fisico che nella pura e semplice igiene (cosa non troppo frequente a quei tempi!): questo si nota particolarmente nelle mani, di taglia regolare, nervose e curatissime come si conviene a degli strumenti di lavoro.
Il viso di Issus è di taglio vagamente triangolare, né bello né brutto ma complessivamente gradevole come lineamenti, con zigomi alti e marcati ed occhi molto scuri, espressivi e vagamente malinconici, in fondo ai quali però non è raro notare un lampo di ironia. Il naso è pronunciato e leggermente aquilino; la bocca regolare è proporzionata al viso, e l'incarnato è scuro, leggermente olivastro.
Al momento ha capelli, barba e baffi rasati quasi a zero, ma dalle crescite si nota che è di pelo scuro: di norma porta i capelli, che sono lisci e fini, pettinati all'indietro e raccolti in una corta coda ed abitualmente decora il viso con una sottile linea di barba e baffi.
Abitualmente veste in maniera curata ma poco appariscente, in colori scuri ed in ogni caso tendenti a confondersi il più possibile con l'ambiente circostante: quindi nero in città e verde scuro o marrone fuori città. Secondo necessità, a volte indossa un giaco di pelle borchiata. Alla cintura porta uno o a volte due pugnali ed una spada corta, tutti di qualità eccellente.

Descrizione di Filth:
Messer Filth è, a dir poco, un personaggio curioso: età indefinibile, ma di certo superiore ai cinquanta, ha un viso emaciato, incorniciato da una massa incolta di capelli, in origine neri ma ormai assai venati di grigio, e da un'arruffata barba del medesimo colore; sul suo viso dai lineamenti scolpiti dal digiuno spiccano due occhi nerissimi e vivaci, dall'espressione penetrante e dolce al tempo stesso; la sua statura è sui due metri ed ha lunghissime braccia e gambe dinoccolate che, con il suo peso che raggiunge sì e no i settanta chili, ricordano da vicino gli arti di certi ragni. Un inconfondibile odore di corpo non lavato lo circonda ed il suo abbigliamento - una tunica un tempo bianca ed ormai grigiastra, piuttosto malridotta e lunga fino alle ginocchia ossute, ed un paio di sandali tenuti insieme con lo spago - non fava che rafforzare l'impressione di assoluta trascuratezza che da lui emana.

Dalle parole del Conte Bryosk:
«Infine voglio parlarvi del mio amico Filth: è uno strano tipo di chierico, ma nessuno sa quale sia il dio che segue; puzza come se non si fosse lavato da secoli, da cui il nome, perché ritiene che la carne vada punita per le proprie imperfezioni, e tuttavia è la persona più pulita "dentro" che abbia mai conosciuto; non combatte e non uccide... mai!... perché aborre la violenza, ma mi si dice che saprebbe spazzare via non-morti come il vento fa con le foglie d'autunno; è un potente guaritore, ma mi risulta che di rado accetti di curare qualcuno; quello che più conta dal vostro punto di vista è che sa tutto e conosce tutti, per cui gli ho chiesto di unirsi a voi e lui... con qualche riluttanza, devo ammetterlo... ha infine deciso di accettare. È un tipo sconcertante, lo riconosco, ma fidatevi di lui: sarà per voi un valido alleato».

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