venerdì 17 marzo 2017

ELWING - 23/08 - LISTA 03

Ormai era giunta l'ora del Crepuscolo, i suoni della Natura circostante iniziavano a farsi più soffusi, intriganti, quasi volessero comunicare a chiunque che, a breve, sarebbe arrivata la Notte e, con essa, anche un'atmosfera più ovattata. Era lì, ferma, sul ciglio di quella che era la brusca svolta di un sentiero che, ella lo sapeva bene, conduceva in un posto ben preciso. Aveva l'arco incoccato, pronto all'uso, ma la freccia puntava verso terra. Quasi poteva confondersi con le boscaglie tutt'attorno, avvolta com'era in tutta la sua figura da stoffa verde intessuta in casacca e pantaloni, attorno a lei le volute di un mantello adatto al clima di quella quota. I suoi occhi chiari non riuscivano a staccarsi dal sentiero che proseguiva giù, verso valle, eccezion fatta per quei rari secondi in cui lo sguardo saettava, ad intervalli regolari, verso quella maledetta curva. Ancora non riusciva a credere a quanto aveva scoperto durante le ore precedenti. A cosa aveva visto. Non era abituata allo scompiglio in quel posto che riteneva la propria casa...o almeno, non a quello causato da qualcosa a cui non riusciva a dare ancora una spiegazione plausibile. Poi, pian piano, ecco comparire quella che, nella sua testa, corrispondeva ad una risposta. Un gruppo di avventurieri, decisamente ben equipaggiati, a far capolino, uno dopo l'altro, da valle, risalendo il sentiero. *Come immaginavo...*. Un sussurro il suo, fatto per lo più a se stessa, come a darsi risposta ad un'ipotesi che la logica le aveva suggerito nelle ore precedenti passate a rimuginare. Ne aveva contati circa una quindicina. Un gruppo numeroso.

"Se state cercando un riparo per la Notte, dietro la curva che si trova alle mie spalle potrete trovare una radura adatta per accamparvi, attraversata da un ruscello, viaggiatori. Ma vi avverto...non siete soli."

Si concede qualche istante di pausa, la sua voce calma e quasi si perde nell'aria a beneficio degli ascoltatori, mentre gli occhi ancora saettano per l'ennesima volta a controllare il ciglio di quella curva, prima di riprendere.

"Dissimulati tra le frasche attorno alla radura, ho potuto riconoscere le figure di almeno cinque bugbear, pronti per un agguato perfetto. Sono certa di non essere stata notata da loro, queste boscaglie sono la mia casa...tuttavia, per evitare il rischio di essere scoperta non ho potuto addentrarmi troppo...Non posso escludere che ve ne siano altri ben nascosti."

Le labbra si chiudono, smorzando la voce, tensione si può vedere nei lineamenti del viso che solo in apparenza sembrano di granito. Lo sguardo chiaro e preoccupato si posa su ognuno di loro, come a volerne catturare fattezze e...si, reazioni. Dopotutto, aveva appena detto a quel gruppo di avventurieri sconosciuti che c'era qualcuno ad attenderli in agguato. Uno sguardo al cielo sempre più scuro, poi le ultime parole.

"Se vorrete coglierli di sorpresa, sarà meglio per voi sfruttare questi pochi spiragli di Luce.Con l'avanzare del buio, la macchia diventa un luogo insidioso.." .

Calma la voce che non vuole dare ordini ma che, in tono tranquillo, semplicemente elargisce consiglio di chi conosce quella zona. Un sospiro, fatto tra sè e sè, prima di concludere il proprio dire verso di loro.

"Il mio nome è Elwing...e, se volete, oltre ad indicarvi dove sono i bugbear...avete anche il mio arco a disposizione.".

[NdG]

Sorpresaaaa! xD

Descrizione di Elwing:
Alta circa 1,70, dal fisico asciutto e longilineo. Pelle un tempo chiara, ora abbronzata dal Sole, perennemente impregnata di muschio e resina, profumo del Bosco. Capelli lunghi fin sotto le spalle, color dell’oro, che incorniciano un viso dai tratti fini e dalle labbra carnose. Occhi chiari dal taglio felino, color acquamarina. Vestita con casacca e pantaloni verdi, mantello di stoffa più pesante e dello stesso colore a cingerla completamente, cappuccio calato sulla testa da cui sbucano alcune ciocche di capelli. Ai piedi, comodi stivali, sulla schiena un pratico zaino, sormontato dalla faretra. Ai fianchi, un pugnale ed una spada corta nei rispettivi foderi. Sopra la casacca, una semplice armatura in cuoio marrone, mentre le mani sono coperte da guanti di pelle.

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